Il Comune di Castegnato


Castegnato (Castignàt in dialetto bresciano) è un comune italiano di 8 270 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.

La cittadina di Castegnato si adagia sul confine meridionale della Franciacorta in una posizione geografica strategica che la collega alla città di Brescia. Ciò ha consentito al borgo di diventare un importante punto di passaggio e perciò di essere  parte delle principali vicende della storia bresciana. La località dalla forte connotazione agricola, come rivela il toponimo Castanetum, si rintraccia nell’antica centuriazione romana del territorio franciacortino e, in età altomedievale, nelle carte del monastero di Santa Giulia di Brescia che registrano la presenza di una curtis dotata di una cappella con arredi liturgici, di codici, terreni e lavoratori dipendenti. 

Il villaggio medievale si sviluppava lungo l’asse viario che collegava il lago d’Iseo a Brescia ( Via Cavezzo), all’altezza dell’incrocio con il torrente Gandovere, e intorno all’antica chiesa per la cura d’anime di San Zenone. 

Sul finire del medioevo, l’aumento demografico portò allo sviluppo del paese verso occidente e all’edificazione di una nuova parrocchiale con la canonica, eretta nel XV secolo in sostituzione di San Zenone, della cappella cimiteriale di San Rocco e di un altro campanile, ben visibile da lontano, utile a un abitato dalla forte impronta rurale, con cascine sparse. Della parte più antica della chiesa, oltre al quattrocentesco arco ogivale, rimangono alcuni lacerti di affresco e un crocifisso mutilo. 

In piena età moderna, le dimensioni della parrocchiale risultarono troppo esigue per la comunità e si impose la necessità di costruire un un nuovo e più grande edificio di culto dalle linee barocche. Vennero incaricati i progettisti Antonio e Bartolomeo Spazzi che, come materiali di reimpiego, utilizzarono quelli dell’antichissima San Zenone. Consacrata nel 1692, la chiesa parrocchiale presenta quattro altari lungo la navata, riccamente decorati con stucchi e pitture, dedicati ai Santi Filippo Neri e Francesco di Sales, all’Immacolata, al Crocifisso, a Sant’Anna e a San Vitale, con la preziosa urna argentea del XVIII secolo contenente le reliquie del martire. 

Nel cantiere lavorarono importanti artisti bresciani. È il caso di Antonio Calegari per la statua del portale maggiore di San Giovanni Battista; di Sante Cattaneo per la pala dell’altare maggiore con la Sacra Famiglia, san Giovannino e i santi Vitale e Antonio da Padova; di Angelo Paglia per le tele degli Apostoli e, ancora, di Giacomo Ferraboschi per la Decollazione di Giovanni Battista. Opere pregevoli che impreziosiscono l’apparato artistico e decorativo.